Qual è l’orario giusto per l’irrigazione?

Per essere sicuri che l’erba cresca in salute e che il manto erboso si mantenga di bell’aspetto, annaffiare il prato del giardino diventa un’attività molto importante. In molti si chiedono quanta acqua serve per irrigare un prato, a che ora della giornata farlo e come svolgere questa mansione, così semplice ma delicata. Ecco cosa fare.

Perché si irriga il prato? Il prato va annaffiato se le precipitazioni non riescono a soddisfare l’esigenza idrica delle piante.

In Italia, ad esempio, nonostante non manchino del tutto le piogge, la loro distribuzione è disomogenea e non consente al prato di mantenersi in condizioni estetiche accettabili.

Quando serve innaffiare? Il manto erboso va innaffiato quando le piante hanno bisogno.

L’unico modo per capire quando può emergere questo bisogno è comprendere le esigenze delle piante e la loro reazione in caso di stress idrico. Ad esempio, alcune specie tendono a chiudere le lamine fogliari, altre, invece, mostrano colorazioni nettamente più scure.

Il prato, insomma, va annaffiato quando mostra segni di sofferenza e, a meno che non si abbia la possibilità di ricorrere a strumenti professionali specifici, solo uno sguardo attento e la giusta esperienza potranno suggerirvi il momento adatto.

In che momento della giornata conviene innaffiare? Il prato va annaffiato al mattino presto.

È il momento della giornata in cui l’acqua riesce a penetrare nel suolo senza disperdersi per evaporazione a causa delle alte temperature e in cui le foglie d’erba si asciugano rapidamente man mano che la giornata si avvia verso le ore più calde.

Le annaffiature notturne o serali sono, invece, da evitare, soprattutto in estate, poiché il manto erboso si mantiene umido per un periodo prolungato, risultando facile preda di malattie fungine.

È sconsigliata l’irrigazione anche durante le ore più calde della giornata, perché la perdita per evaporazione è elevatissima e si sprecherebbe inutilmente una grossa quantità d’acqua.

Quanto annaffiare un prato? Solitamente, in condizioni normali, ogni m2 di manto erboso necessita, in media, di circa 30 litri d’acqua settimanali. Ma la quantità d’acqua corretta e necessaria è difficile da determinare, visto che le variabili in gioco sono molte, dalla specie vegetale utilizzata, l’altezza del taglio, il clima stagionale, la quantità di pioggia e la distribuzione nell’arco di tempo o la salute dell’erba.

Riguardo alla quantità, il prato va irrigato con discontinuità, apportando ogni volta un grosso volume d’acqua e cercando di far soffrire un po’ le piante tra un’irrigazione e quella successiva. Ciò può essere utile per evitare che l’acqua, nel caso di terreni argillosi o poco lavorati, non penetri nel suolo o ristagni in superficie, creando una zona umida favorevole a patologie fungine.

Per i suoli sabbiosi, il problema è al contrario, con l’acqua che percola molto velocemente negli strati profondi del terreno. In questo caso, per evitare gli sprechi, è meglio bagnare poco o quanto basta, ma spesso.